lunedì 17 ottobre 2011

ABBOZZO PREFAZIONE - Con notizie inerenti storia e origini

Vorrei narrarvi dell'origine della vita sulla Terra, ma temo che per ora non sia un argomento utile. Cominciamo dagli Umani, si, dagli Umani.
Al principio, la Terra era divisa in due grosse placche terrestri separate di netto dall'Oceano Ignoto (secondo la definizione Umana) e probabilmente prima dell'arrivo degli Umani non vi era stato nessun contatto tra i due emisferi. Erano come due mondi che coesistevano in uno stesso mondo. Taluni storici, come Madele il Saggio, sostenevano che nella parte opposta della Terra ci fosse la fonte del male del mondo, e il nido della malvagità umana. Idee molto simili furono enunciate da storici successivi a Madele, ma nessuna di queste ipotesi è stata mai confermata. Ma cominciamo dagli inizi.
Gli Umani entrano a far parte del sistema terrestre nel cosidetto anno 0. L'anno preciso, ahimè, mi è ignoto, ma l'anno 0 corrisponde alla proclamazione del primo capovillaggio. La nascita di questa civiltà è la diretta conseguenza della formazione di centri di unione di uomini, perchè l'uomo sin dalla nascita si sente solo e realizza che da sè non può fare più di tanto. Il primo passo verso uno sviluppo della civiltà è stato appunto cominciare a vivere insieme. Il primo passo verso la decadenza è avvenuto nel I secolo, ove si è instaurato in modo lento ma continuo la differenza tra Umano e Umano. Una differenza dovuta alle doti di uno e quelle di un altro, o semplicemente all'importanza della famiglia di uno e dell'altro. Al contrario delle altre creature, l'uomo è il primo animale a porsi un capogruppo che guidi gli altri. Forma di debolezza? Non proprio. La ricerca di una figura superiore, che sia umana o divina, è sempre stata intrinseca alla natura umana, perchè l'uomo si sente spesso impotente e senza una figura di riferimento tende a agire di propria iniziativa su ogni cosa, suscitando magari dispiacere ad altri. Il primo capovillaggio, forse un certo Duconin, si insediò al potere in modo totalmente pacifico e secondo il consenso degli altri Umani. Ma prima di continuare a parlare degli Umani, è necessario esporre una vaga idea di quello che può essere l'Emisfero Settentrionale.
Esso è stato diviso in 4 aree nel 321, secondo lo statuto di Kredrio l'Impulsivo che approvò la teoria del saggio Maritun Gederi. Questa consisteva in una divisione geoterritoriale di tutto l'Emisfero Nord. Una divisione dettata in base alle caratteristiche del territorio, al colore del cielo, alla disposizione delle stelle e alle forme di vita. Convenzionalmente, la parte settentrionale dell'Emisfero Nord è suddivisa in altre tre parti: la Bacaulia Nord, la Bacaulia Nord-Est e la Bacaulia Nord-Ovest. Sin dal principio, l'uomo, se non per motivi di sopravvivenza, si è sempre tenuto lontano da queste terre, molto ostili e dal freddo pungente. Il cielo in questa zona è spesso solcato da fantasie dorate e rossastre, la cui natura è ignota all'uomo. Il freddo opprimente di queste zone consente lo sviluppo di una natura bassa e costituita principalmente da piante con rami larghi e foglie strette. Poche sono le forme di vita che vivono in questi posti, e se ce ne sono, vivono piuchealtro sotto terra. Alcuni uomini hanno fantasticato che sotto terra potesse esserci un Reame delle Creature Sotterranee. Comunque, il versante Nord si affaccia a strapiombo, con le coste alte e irsute, sull'altra sponda dell'Oceano ignoto, il quale impedisce qualsiasi motivo di navigazione a causa delle sua posenti onde che si infrangono sulla costa. L'origine di tali onde è purtroppo ignota all'intelletto Umano, ma quello che è certo è che nessun Umano ha mai osato avvicinarcisi p er capire il motivo della possenza di tali onde. Il freddo raggiunge il suo limite massimo nella Bacaulia Nord, con temperature che possono indurre talvolta al congelamento di arti anche in zone situate al livello del mare. Nella Bacaulia Ovest e Est la situazione è leggermente più vivibile, ma comunque non adeguata allo sviluppo della razza Umana.
Spostandoci estremamente ad Ovest, la seconda area da questa parte è divisa a sua volta in altre tre parti, rispettivamente la Setra Ovest, Nord-Ovest e Sud-Ovest. Nella Setra Nord-Ovest si sentono ancora gli effetti della Bacaulia, ma il freddo è di giorno sotituito da un impercettibile caldo e la natura è più rigogliosa. Le terre di Setra sono forse le più variegate dell'Emisfero Settentrionale, poichè nell'isieme contengono aree fredde, calde o vivibili. L'estremo Ovest di Setra è per la maggior parte desertico. Come avevano immaginato molti Umani, probabilmente Setra è la zona più antica e più corrosa dal tempo dell'Emisfero Nord. Il deserto copre appunto buona parte della Setra, e pian piano avanza, di secolo in secolo. Il paesaggio desertico, non è certo più gradevole di quello tundratico della Bacaulia. La vegetazione è praticamente assente, se non fosse per qualche arbusto grasso e irsuto. Al contrario della Setra Nord-Ovest, dove qualche forma di vita animale omincia già a manifestarsi, nella Setra estremamente occidentale non vi sono molte forme di vita, quelle che convivono in questa zona vi si trovano perchè necessitano di caldo e aria secca. L'unico pregio di queste terre è il cielo, variegato e profondo come pochi altri. Se visto da un certo punto pare che converga lla fine della Terra portando con sè astri e stelle. Di giorno è attraversato costantemente da fasci di luce eterei che conferiscono a questo un colore arancione brillante. Di notte qualche insetto si sveglia dando sfogo della propria bellezza, e gli animali non possono che ammirare questo meraviglioso cielo; un cielo che è rimasto con qualche tono arancione che dissipa in allegre fantasie circolari, dando all'insieme un effetto quasi magico e tremendamente gradevole alla vista; le Lune e gli astri sono totalmente visibili e volendo, si potrebbe fare benissimo un cartina atronomica altamente dettagliata. Gli effetti del Sole ancora visibili scompaiono all'Occidente, dove un'aura giallastra verge verso la fine della Terra portando con sè speranze Umane.
Ad ogni modo, la vita in queste terre è inadeguata, tuttavia, l'aree Sud-Occidentale è la più adeguata alla condizione Umana, anche se in pochi vivono in queste zone.
Nel versante Orientale la situazione è non molto dissimile dall'area Occidentale. Quivi troviamo la Sharenga, anche questa suddivisa in tre parti di cui una ancora in contatto con la Bacaulia e contenente alcuni aspetti salienti di questa area. Convenzionalmente, l'uomo non ha mai propriamente stabilito una distinzione tra area estremamente orientale ed area sud-orientale: il motivo è dovuto al fatto che le differenze tra queste due aree sono poche, anzi quasi nulle. La Sharenga è quasi da sempre un territorio adatto allo sviluppo Umano. Difatti alcune principali civiltà umane si sono sviluppate qui, Umani con pelle colorita di vermiglio e occhi chiari. La composizione della Sharenga è molto semplice, costituita da un terreno molto fertile e al contempo molto sfruttato dall'uomo, e da una vasta catena montuosa che nasce nel sud Sharenga per delimitare quasi totalmente i confini tra area ad area, raggiungendo picchi molto elevati nella Bacaulia. Come ogni area, anche la Sharenga si affaccia sul mare, ma la navigazione è impossibile poichè costantemente l'Oceano è turbolento ed ostile, con forti uragani e temporali.
Infine vi è l'area Meridionale, la Uteria. Se l'uomo ha avuto origine dal centro dell'Emisfero Nord, allora è molto probabile che si sia subito spostato al Sud, per ovvi motivi. La Uteria è quasi un mondo a sè. Non risente di nessun effetto degli altri versanti (se non per i vari venti nelle diverse stagioni) e presenta una costituzione estremente adatta per l'uomo. Il Sole da queste parti è quasi perenne, ma non fa mai nè troppo caldo nè troppo freddo. Le uniche stagioni sono quella Calda e quella Rigogliosa. Lo sviluppo dell'uomo è avvenuto in queste terre, e in seguito si è spostato verso la Sharenga, ma in piccola parte. Il clima è sempre adatto per qualsiasi attività umana, e le creature crescono forti e rigogliose. Un aspetto particolarmente interessante è l'Oceano. E' forse l'unica zona dove l'Oceano non è ostile e dove le coste sono piatte e basse, adatte alla navigazione. La vegetazione è rigogliosa e i corsi d'acqua abbondanti. La nostra storia ha le sue antiche origini in queste terre Meridionali. Ma torniamo alla storia dell'uomo.
Come già detto, l'uomo comiuncia dall'anno 0 a stabilire dei capivillaggi e a convivere con altri uomini. Si pensa che i primi villaggi fossero situati verso la Uteria settentrionale, ma non propriamente dentro di essa. Difatti, ache al di fuori dell'Uteria le condizioni per vivere erano accettabili ma tuttavia non sufficienti per il crescente numero di Umani che andava delimitandosi. A seguito delle incursioni dell'anno 97, i primi Umani cominciarono ad abitare le fertili terre di Uteria stabilendosi completamente negli anni a seguire. Era la fine del nomadismo Umano. Cominciarono a nascere i fondamenti di una prima civiltà, basata, almeno in principio, su valori come lealtà e giustizia. Si delimita ancor di più la società in sè stessa e il ruolo di ogni componente all'interno di essa: ognuno ha un ruolo preciso fondamentale per l'intera società. Con tali situazioni di agiatezza, l'uomo, da impotente qual'era verso il territorio circostante, inizia ad esplorare nuove terre, evitando già dapprincipio il Nord e parte dell'Ovest. Nell'anno 176, Keibruk Cuor Impavido fonda la prima città a Sharenga. Nel 204 l'intera Sharenga è stata già esplorata e scoperta in ogni suo minimo dettaglio, difatti nascono molti centri urbani in zone casuali del Versante.
Qualche decennio dopo, vi è una decadenza di valori e una riconsiderazione del prossimo, o meglio, l'uomo perde la lealtà e il valore che lo caratterizzavano per dar spazio a comportamenti bellici, ostili e irrispettevoli verso il prossimo. Il motivo di tanta malvagità? Purtroppo non si sa, ma molti uomini eruditi rispetto all'epoca in cui vivevano hanno realizzato che forse il male fa parte dell'uomo, è nascosto ma prima o poi si manifesta a seconda della situazione. Questa «situazione» era stata la formazione di due civiltà tra loro opposte:una a Uteria e l'altra a Sharenga. Come ogni conflitto, le ostilità tra un regno e l'altro non naquero dal nulla, ma furono il frutto di un inevitabile processo intrinseco alla natura umana

NOTA: Ancora in formazione ;)

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